“Siamo un’associazione che rappresenta artigiani, imprenditori, pensionati ma dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo rappresentare anche i cittadini, le persone, a 360 gradi. Perché noi siamo un’autentica forza sociale. Un concetto iscritto nel nostro Dna fin dalla costituzione della Confederazione, ormai quasi ottant’anni fa. Poi lo avevamo un po’ tralasciato ma lo abbiamo ripreso e bene. E questo ci dà ulteriore fiducia nel futuro”. Così il nostro segretario generale, Otello Gregorini, intervenendo all’assemblea di CNA Campania Nord, tenuta a Caserta, nel corso della quale è stato eletto per acclamazione nuovo presidente Antonio Catalano, che per quattro anni con il segretario Francesco Geremia dovrà guidare l’organizzazione nelle provincie di Napoli, Caserta e Benevento.
Gregorini nel corso del suo intervento ha posto l’accento sui temi più ‘caldi’ per gli artigiani e le micro e piccole imprese: dal costo esorbitante dell’energia alle difficoltà nell’accesso al credito, dalla mancanza di lavoratori qualificati alla ‘cattiva’ burocrazia e alla scarsa concorrenza interna.
In particolare, sul fronte dei costi energetici, Gregorini ha ricordato il progetto confederale sull’autoproduzione (varato grazie a una modifica al Pnrr, purtroppo ancora troppo burocratizzato per le piccole imprese) e le proposte di interventi sulla formazione del prezzo finale.
“La mancanza di personale qualificato è una difficoltà – ha sottolineato il nostro segretario generale – che riguarda tutti i settori dell’artigianato e della piccola impresa, cui si aggiunge la questione del passaggio generazionale”. Per quanto riguarda il reperimento di manodopera molte sono le iniziative della Confederazione, dai 2,6 milioni di ore di formazione interna alla scuola professionale che stiamo aprendo in Egitto per creare lavoratori qualificati da assumere in Italia.
Sul credito, vanno bene i tagli dei tassi decisi dalla Bce ma i benefici reali, ha evidenziato, “arriveranno solo se le banche trasferiranno questo taglio alla clientela, semplificando l’accesso al credito, soprattutto per artigiani, micro e piccole imprese, che oggi restano troppo spesso esclusi dal sistema bancario”.
