Nella trasmissione “Tra poco in edicola”, in onda su Radio 1 Rai, si è parlato di lavoro e della recente indagine curata dall’Area Studi e Ricerche della CNA dal titolo: “La domanda di lavoro delle imprese artigiane”
Ad approfondire i risultati dell’indagine Claudio Giovine, direttore della Divisione economica e del lavoro della Confederazione.
“La ricerca è un’indagine che facciamo periodicamente su un campione di piccole imprese e sugli artigiani, che manifestano ancora una volta, direi con maggior rilevanza quest’anno rispetto al passato, una estrema difficoltà a individuare lavoratori disponibili”, ha esordito Giovine.
“Si tratta di un fenomeno, appunto, non nuovo, ma che negli anni si sta amplificando, in particolare per alcune tipologie di attività anche rispetto alla difficoltà di accettare condizioni di lavoro che sono sicuramente impegnative all’inizio, ma che possono essere altrettanto gratificanti per il futuro”, ha proseguito.
“C’è sicuramente alle spalle un problema demografico. Purtroppo ogni anno il saldo tra quanti escono dal mercato del lavoro per sopraggiunti limiti d’età e coloro che entrano si va facendo sempre più ampio. Solo quest’anno – ha continuato – mancano circa 130mila lavoratori, un fatto che rende del tutto diverso rispetto agli anni precedenti il mercato del lavoro, in cui l’offerta generata dai lavoratori in questo momento comanda rispetto alla domanda. In sostanza, il lavoratore è in grado di scegliere più di quello che potesse fare in passato”, ha evidenziato.
“Ciò che emerge è che molti dei profili ricercati sono dotati di competenze specifiche, sono figure tecniche, operai specializzati. Se pensiamo al ruolo che svolge e ha svolto l’apprendistato nel settore artigiano in particolare, oggi vediamo che questo istituto è ancora troppo poco diffuso, soprattutto nella sua dimensione duale, cioè nella sua dimensione che coniuga percorsi formativi, di formazione professionale con esperienze lavorative vere e proprie. È uno strumento che c’è ed è diffuso, ma lo è ancora troppo poco. L’apprendistato racchiude in sé un grandissimo potenziale, proprio per cercare di avvicinare i giovani al lavoro, giovani che spesso sono vittime anche di pregiudizi nei confronti di certi mestieri che invece sono ben retribuiti e anche gratificanti”, ha concluso Giovine.