Il Governo ha varato e illustrato il Decreto “Imprese, Lavoro, Giovani e Salute”, già conosciuto come Decreto “Sostegni Bis”. Una manovra che si basa su uno scostamento di bilancio di 40 miliardi di euro.

Il fondo perduto per le imprese

Sono previsti ristori economici a sostegno di aziende e partite IVA in base alla perdita di fatturato tra il 2020 e il 2019 (come per il Dl Sostegni). Il contributo non potrà superare i 150mila euro. In alternativa, si potrà scegliere di ottenere un contributo calcolato sul confronto del fatturato tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 e quello dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Può beneficiare di questa modalità solo chi ha avuto un calo medio mensile di fatturato che sia al massimo del 30% tra i due periodi. Infine il decreto introduce anche un fondo basato sulla differenza tra ricavi e costi, cosiddetto “a conguaglio”.

Il fondo per le attività chiuse

È stato istituito il “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse”, destinato alle imprese chiuse per effetto dei decreti anti-Covid per almeno quattro mesi a partire dal 1° gennaio 2021.

Agevolazioni Tari, bollette e cartelle esattoriali

Con l’obiettivo di abbassare l’impatto finanziario sulle imprese interessate dalle chiusure obbligatorie o comunque limitate nelle loro attività, il decreto istituisce un fondo di 600 milioni di euro per la riduzione della Tari, la tassa comunale sui rifiuti, e 150 milioni di euro per prorogare fino al 31 luglio la riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi. È stata inoltre prevista anche la proroga fino al 30 giugno del termine di sospensione delle cartelle fiscali e dei pignoramenti, che era fissata al 31 maggio.

Credito di imposta per la sanificazione

Viene previsto anche un credito d’imposta per aziende e professionisti, pari al 30 per cento delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori.

CIGS, Norma “Anti-Licenziamento” e contratto di “Rioccupazione”

Le aziende che hanno subito un calo del fatturato del 50% rispetto al primo semestre del 2019, possono presentare domanda di cassa integrazione straordinaria per massimo 26 settimane. La riduzione media oraria non può essere superiore all’80%. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. E dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino.

Sempre sul fronte del Lavoro, il decreto prevede in via straordinaria fino al 31 ottobre 2021 l’istituzione di un contratto di rioccupazione, un contratto a tempo indeterminato incentivato con l’esonero contributivo totale per sei mesi, fino a 6mila euro su base annua, per reinserire i disoccupati nel mercato del lavoro.

Turismo e città d’arte

Oltre 3 miliardi sono destinati al settore del turismo, ai lavoratori della montagna e dei comprensori sciistici, ai tour operator, le agenzie di viaggio, le guide turistiche e le imprese del settore, e un fondo da 50 milioni di euro istituito presso il ministero dei Beni culturali per il rilancio del turismo nei siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Viene inoltre riproposto un nuovo indennizzo di 1.600 euro per i lavoratori stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali. Inoltre ampliato il bonus vacanze, che si potrà usare anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator oltre agli hotel, agli agriturismi e ai B&B.

Wedding

Aumenta di 120 milioni il fondo da 200 milioni istituito dal decreto Sostegni per dare supporto alle attività particolarmente colpite dal Covid come quelle di ristorazione nei centri storici e di organizzazione di matrimoni.