“Aiutate gli artigiani e le micro e piccole imprese marchigiane adesso o sarà troppo tardi.” La Cna Marche lancia un appello agli istituti di credito operanti in regione “perché” sostiene “nelle Marche il 95% delle imprese sono piccole e sottocapitalizzate. Oltre il 40% di loro sta entrando in crisi di liquidità, e molte, senza aiuti, non riapriranno più. Siamo allarmati per la crescente mancanza di liquidità di queste imprese, diventata insostenibile. A poco o nulla, infatti, sono servite finora le misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema del credito, contenute nel decreto Cura Italia. Proprio per la struttura, parcellizzata e sottocapitalizzata, del loro sistema produttivo, le Marche rischiano di pagare più pesantemente di altre regioni, la crisi economica provocata dalla pandemia”.
Artigiani e piccoli imprenditori, continuano a trovarsi sbarrata la strada dei prestiti. “Alle legittime richieste delle imprese” afferma il segretario Cna Marche Otello Gregorini “le banche rispondono spesso in controtendenza rispetto alla direzione auspicata anche dal governo di sostenere il più, e meglio, possibile il sistema produttivo in attesa della ripresa. Le banche adducono a loro difesa, tra l’altro, la mancanza di operatività delle disposizioni del Cura Italia, in attesa di presunti decreti attuativi. Uno strumento per accelerare e favorire l’accesso al credito di artigiani, micro e piccole imprese, potrebbero essere i Confidi, con le loro garanzie. In una situazione di emergenza, come questa, si può pensare anche alla possibilità di erogazione diretta dei finanziamenti alle imprese, da parte degli stessi Confidi”.
Dalla Cna Marche arriva dunque l’appello accorato alle banche di non contribuire ad aggravare la gigantesca crisi, negando al sistema produttivo l’accesso al credito indispensabile anche per far fronte ai pagamenti in scadenza: “Chiediamo” conclude Gregorini “al Governo e alla Regione di garantire l’attuazione degli strumenti adottati e di impegnarsi a individuare ulteriori modalità per facilitare l’accesso al credito di artigiani e piccole imprese, disponendo tutta la liquidità necessaria, a costo zero e in tempi rapidissimi, per assicurare un futuro alla nostra economia”.