Saremo noi, come Camera di Commercio delle Marche, a rilasciare per conto del Mise la certificazione di ‘causa di forza maggiore’, che andrà a tutelare le nostre imprese che non hanno potuto rispettare i contratti di fornitura ai clienti esteri per colpa dell’emergenza sanitaria”.

L’annuncio del Presidente camerale, Gino Sabatini, è una delle più attese ancore di salvataggio nei confronti delle aziende esportatrici, che sono state costrette a chiudere nel rispetto dei provvedimenti anti-contagio disposti dal governo.Si rischiava la beffa – aggiunge -: i nostri imprenditori costretti a pagare penali o a trovarsi all’interno di contenziosi internazionali, lunghi e costosi, per le mancate consegne e persino per i ritardi”.

I moduli sono disponibili e la Camera di Commercio validerà le dichiarazioni degli imprenditori.

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Sabatini ha anche anticipato di aver segnalato al Mise “la possibilità che la dichiarazione valga anche per le aziende che non possono tenere fede agli impegni contrattuali e non solo quelle chiuse per decreto”. “Confido – aggiunge – che questa richiesta venga accolta velocemente e si possa modificare il modello attuale”.

In questo modo l’Ente camerale realizza una azione a supporto del commercio internazionale e a tutela delle imprese marchigiane, che va a sommarsi agli altri suoi servizi erogati on line, tra i quali l’erogazione di certificati di origine on line (e consegnati in azienda da un corriere senza costi per le imprese almeno fino al 30 giugno): una dichiarazione in lingua inglese sullo stato di emergenza epidemiologica da Covid -19 e sulle restrizioni imposte dalla legge per il contenimento dell’epidemia, consentendo così la dimostrazione della situazione imprevedibile e inevitabile.

C’è un altro tema sul quale come Camera di Commercio intendiamo vigilare, sempre legato alle aziende che esportanoconclude il Presidente Sabatini -: la riduzione del traffico dei container e l’aumento significativo dei costi, soprattutto di quelli che viaggiano lungo la linea con la Cina, la cui produzione industriale è ripartita. Si tratta di uno dei principali produttori di materie prime per molti settori dell’economia regionale”.