Una chiamata forte e chiara per mettere al centro delle scelte politiche il reddito pensionistico, i temi sociali e le esigenze degli anziani.  E per proporre un Manifesto che i candidati al Parlamento potranno firmare sotto forma di appello.

E’ quanto emerge al termine dell’incontro del CUPLA, il Comitato nazionale dei pensionati del lavoro autonomo (oltre 2.000.000 di pensionati iscritti) – coordinato da CNA Pensionati e composto da Anap Confartigianato, Associazione pensionati Cia, 50&più Confcommercio, Federpensionati Coldiretti, Fipac Confesercenti, Fnpa Casartigiani, Anpa pensionati Confagricoltura – che ha chiamato a raccolta i propri Stati Generali a Roma.

«Abbiamo presentato il nostro Manifesto che fa appello alle forze politiche affinché prendano impegni seri anche oltre l’orizzonte temporale delle elezioni» – chiarisce il Coordinatore CUPLA di turno Giovanni Giungi. Sono necessarie misure incisive per una ripresa stabile dell’attività economica e produttiva, dichiara il CUPLA, ma è anche indispensabile dare sollievo alle famiglie degli anziani, i cui trattamenti pensionistici hanno perso progressivamente valore rispetto al reale costo della vita e i cui redditi hanno scontato il peso di un fisco ancor più opprimente a livello locale e di costi socio-sanitari sempre più alti.

Il CUPLA chiede, dunque, provvedimenti ponderati e credibili, come l’allargamento del bonus Irpef 80 euro alle pensioni basse e una riformulazione degli assegni familiari; la revisione del paniere di spesa sui cui si basa l’indicizzazione delle pensioni più aderente alle necessità dei meno abbienti, con un peso maggiore dei beni alimentari, energetici e farmaco-sanitari; l’accesso universale ed uniforme dei servizi sanitari e di assistenza in tutto il territorio nazionale; la realizzazione dell’innovativa riforma dei L.E.A. (livelli essenziali d’assistenza) in tutte le regioni, affinché si trasformino in diritti esigibili da parte di tutti, anziani e cittadini.

«Ciò che non è più prorogabile – sottolinea Giungi – è anche una Legge quadro nazionale sull’invecchiamento attivo che consentirebbe un vero Patto intergenerazionale per la sicurezza e la tranquillità degli anziani insieme alla creazione di nuove professionalità ed occasioni di lavoro per i più giovani».

Il CUPLA, in conclusione, ritiene che il prossimo Governo non debba trascurare e non considerare le problematiche di oltre 16 milioni di pensionati ed anziani e il contributo che essi possono concretamente dare per uno sviluppo equilibrato e per la ripresa dei consumi.

APPELLO PER L’ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO 2018

  • A poche settimane dalle elezioni politiche del 4 Marzo il CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) è convinto che l’Italia non possa perdere l’occasione di agganciare definitivamente il treno di una sostenuta e duratura crescita economica. Cittadini e pensionati hanno dovuto affrontare troppi sacrifici nei lunghi anni della Grande Crisi per rischiare di nuovo di ricadere nella trappola della sfiducia e della recessione. Crediamo che la campagna elettorale non sia iniziata nel migliore dei modi, tra promesse irrealizzabili e la conflittualità estrema tra i diversi schieramenti politici. L’alta astensione che sembra delinearsi ci preoccupa. Una comunità che non partecipa al gioco democratico attraverso il suo strumento cardine, il voto, mostra segnali da non sottovalutare.
  • Vorremmo una classe politica che si assuma le proprie responsabilità, che abbandoni la retorica della spregiudicatezza e che riscopra l’impegno per proposte credibili e condivisibili nell’interesse dei cittadini.
  • Per questo invitiamo cittadini e candidati al Parlamento a sottoscrivere l’appello che impegna a creare le condizioni per rendere la prossima legislatura una stagione di avanzamento dei diritti e di benessere economico per tutte l’età.
  • Il CUPLA ritiene che solo un’alleanza larga tra istituzioni, corpi intermedi e parti sociali, tra nuove e vecchie generazioni, possa permettere di raggiungere obiettivi ambiziosi in grado di lenire le ferite residuali della crisi e combattere ingiustificate e scandalose diseguaglianze.
  • Affrontare con competenza e credibilità le questioni reddituali, previdenziali e socio-sanitarie che riguardano il mondo dei pensionati e dell’invecchiamento non rappresenta la solita “guerra tra generazioni”, con cui molto spesso vengono derubricati questi temi, ma il volano per proiettare in un futuro sostenibile e coeso l’intera società italiana. Le trasformazioni sociali e demografiche legate alla longevità di massa, infatti, sono già in atto. Nell’epoca della realtà digitale e del mondo globalizzato, una società a compartimenti stagni è un lusso che l’Italia non può più permettersi.