Durante la seduta dello scorso martedì 22 ottobre il Consiglio Comunale di Porto Sant’Elpidio ha approvato all’unanimità e nella sua interezza la proposta di atto di indirizzo presentata dal direttivo zonale della CNA lo scorso 30 luglio, all’attenzione del Sindaco Nazareno Franchellucci, dell’Assessore ai Lavori Pubblici e dell’Assessore alle Attività Produttive. Obiettivi della CNA: maggiore coinvolgimento della piccola e media impresa del territorio nell’aggiudicazione degli appalti pubblici; contenimento del fenomeno dell’eccessivo ribasso d’asta.
“Siamo davvero soddisfatti – dichiara il presidente del direttivo zonale CNA Edoardo Pistolesi – che il Comune abbia recepito, e in tempi molto rapidi, quanto proposto dalla nostra associazione. In questo modo l’Amministrazione Comunale raccoglie la massima soddisfazione degli artigiani e la loro più completa disponibilità. Senza dubbio, aprendo la strada al maggiore coinvolgimento delle piccole e medie imprese del territorio, il Comune ci guadagnerà in qualità e professionalità, anche per quanto riguarda le manutenzioni e ristrutturazioni. E’ nostro dovere – aggiunge Pistolesi – evidenziare la disponibilità e la maggiore vicinanza alle imprese dimostrate dall’Amministrazione di Porto Sant’Elpidio rispetto all’atteggiamento più scettico e quasi di chiusura registrato in altri Comuni del Fermano e del Maceratese a cui abbiamo presentato le stesse istanze”.
Quindi attraverso l’atto approvato dal Consiglio Comunale di Porto Sant’Elpidio:
– saranno conferiti indirizzi amministrativi affinché le stazioni appaltanti dell’Amministrazione comunale privilegino, nei bandi per lavori, forniture e servizi, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e assegnino agli elementi diversi dal prezzo un punteggio tale da consentire di salvaguardare e garantire la scelta dell’offerta migliore sotto i profili tecnico, funzionale, qualitativo, estetico, temporale e delle caratteristiche ambientali e sociali;
– sarà stabilito che i criteri di valutazione dell’offerta siano la qualità, il valore tecnico, l’organizzazione dell’impresa con particolare riferimento alle misure di sicurezza dei lavoratori, la riduzione degli spostamenti delle imprese introducendo il criterio del chilometro zero, la valorizzazione delle forme di aggregazione (ATI, Consorzi e Contratti di Rete), le caratteristiche estetiche, funzionali, ambientali, il costo di utilizzazione, il rendimento, il servizio successivo e l’assistenza tecnica, il termine di esecuzione o consegna.
Inoltre, saranno previste, al fine di favorire la partecipazione di piccole e medie imprese negli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture, le seguenti condizioni da inserire esplicitamente nei documenti di gara:
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subappalto: corresponsione diretta al subappaltatore delle prestazioni eseguite dallo stesso;
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categorie scorporabili: evidenziare, nelle categorie di appalto, anche quelle scorporabili inferiori al 10% o a 150.000 euro al fine di aumentare la possibilità di ricorso a prestazioni di piccole e medie imprese specificamente qualificate per lavorazioni specialistiche, mediante lo strumento del cottimo o del subappalto, nonché per favorire anche forme aggregazione di impresa, come ATI, Consorzi e Contratti di Rete;
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lavorazioni impiantistiche: evidenziare nei bandi e nei documenti di gara che per i lavori di natura impiantistica l’impresa che esegue i lavori o il subappaltatore devono essere in possesso della relativa abilitazione;
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requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi: negli appalti di forniture e servizi i requisiti di carattere economico-finanziari e tecnico-organizzativi necessari per la partecipazione alle gare non devono essere sproporzionati rispetto all’importo dell’appalto;
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lotti funzionali: prevedere, laddove possibile e nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti pubblici, la suddivisione degli stessi in lotti funzionali.