La Fita CNA Interprovinciale di Fermo e Macerata ha programmato per sabato 3 agosto una importante conferenza stampa.
Di fronte ai rappresentanti della stampa locale il vice presidente interprovinciale Sandro Capancioni, insieme ai segretari Giuliano Rocco (Macerata) e Massimiliano Felicioni (Fermo), ha analizzato la situazione dell'autotrasporto nel territorio fermano, presentando l'indagine sulle imprese del settore effettuata dalla Fita CNA e la lettera spedita alle Prefetture marchigiane firmata dalle organizzazioni sindacali e di categoria dell'autotrasporto.
I crescenti scambi economici e i complessi spostamenti demografici che caratterizzano la globalizzazione contemporanea richiedono che la conoscenza di un settore sia approfondita in tutti i suoi aspetti: conoscenza un settore è necessario per risolverne, attraverso una valida programmazione e l’elaborazione di soluzioni efficaci, i principali fattori di criticità.
Il comparto dei trasporti riveste un ruolo importante non solo per l'economia e il sistema produttivo, ma anche per la qualità della vita dei nostri sistemi urbani, siano essi grandi o piccoli, centrali o periferici. Ne consegue che la conoscenza del settore interessa non solo gli addetti ai lavori, ma l'intera collettività, i policy maker e i media.
Sospinta da tali motivazioni, la FITA/CNA della Provincia di Macerata e Fermo ha condotto un'indagine conoscitiva che ha riguardato le imprese iscritte all'Albo degli autotrasportatori e presso la Camera di Commercio per trasporto di merci per conto di terzi Fermo.
La rilevazione e la successiva aggregazione dei dati con quelli risultanti dalle ricerche effettuate nel 1999, 2001, 2007, 2010 e 2012 sono state effettuate sulla base delle seguenti articolazioni:
- Numero d'imprese per comune e per ragione sociale
- Percorrenza chilometrica
- Parco veicolare
- Andamento del fatturato e delle tariffe
Per quanto riguarda il parco veicolare è stato possibile individuare la consistenza della tipologia dei veicoli. Inoltre abbiamo monitorato circa 80 imprese per quanto riguarda il fatturato, le tariffe e gli spostamenti.
La situazione nella provincia di Fermo
Le imprese iscritte all'Albo degli autotrasportatori nella provincia di Fermo nel 2007 erano 406, 370 nel 2010, mentre a dicembre 2012 sono 309; nell'arco di cinque anni si registra un saldo negativo complessivo di 97 imprese tra natalità e cancellazione. Da tenere presente che fino al 2007 erano più le imprese che si iscrivevano rispetto a quelle che cessavano l’attività.
Tali imprese danno occupazione diretta a 1.885 addetti, di cui 1497 dipendenti (al 30 sett. 2012), senza contare gli occupati nei settori d'attività complementari (agenzie, officine meccaniche, carrozzerie, gommisti, attività di ristoro etc): nel complesso si può stimare che l'occupazione complessiva giunga assai vicino a 2.500 addetti.
Sotto il profilo della distribuzione territoriale, emerge che il comune in cui si ha una maggiore presenza di imprese di autotrasporto è Fermo con 75 unità, seguito da Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare con 35 imprese ognuno, e Porto San Giorgio con 21 imprese.
Da rilevare che il 53,73 % del totale delle imprese è concentrato in questi cinque comuni, e che a Monsanpietro Morico non ne è presente alcuna.
La ragione sociale delle imprese
Nella ragione sociale delle imprese considerate prevalgono quelle individuali che sono il 66,02%: ciò rispecchia il dato nazionale del settore, con una diminuzione rispetto al 2007 di 87 unità. Notevole risulta tuttavia anche la presenza di società, che costituiscono il 31,07%.
Non trascurabile è la realtà dei consorzi e delle cooperative che sono il 2,91%.
Le imprese che hanno cessato l’attività rispetto al 2010 sono:
- 37 individuali;
- 20 società di persone;
- 6 società di capitali.
Addetti settore trasporti e spedizione provincia di Fermo:
- Addetti dipendenti 1.497;
- Totale addetti 1.855.
Elaborazione dati INPS (riferiti al 30 settembre 2012)
Il parco veicolare per trasporto merci in conto di terzi e conto proprio nella provincia di Fermo
Non potendo per il Fermano reperire i dati sulla consistenza e caratteristiche dei parco veicolare in possesso delle imprese iscritte all’albo, ci è possibile solo fare una stima approssimata dando la stessa media del parco veicolare per impresa.
Da questa stima risulta:
- Autocarri in possesso imprese trasporto merci per conto di terzi sono 950 il 5,56% dell’intero parco veicolare trasporto merci (CT/CP)
- 950 sono gli autocarri in possesso delle imprese C/T iscritte alla Camera di Commercio di Fermo.
- Autocarri in possesso di imprese per trasporto merci in conto proprio 16.141 il 94,45%;
- media autocarri, Motrici ecc. per impresa C/T 3,10;
- Rimorchi C/T 334 che rappresenta il 37,40% dell’intero parco veicolare.;
- Rimorchi per C/P 559 che rappresenta il 62,60% intero parco veicolare;
- Media rimorchi per impresa C/T 1,09.
Consistenza parco veicolare abitanti provincia di Fermo
Se prendiamo in esame i dati provinciali dei nuclei familiari e la consistenza del parco veicolare ne scaturisce quanto segue:
- 1,70 e la media delle autovetture per nucleo familiare;
- 2,22 è la media del parco veicolare motorizzato complessivo (Motocicli, Motocarri, autovetture, Autocarri,motrici ecc), per nucleo familiare.
Fatturato e spostamenti.
Con un'analisi condotta sulla base di un campione di 80 imprese (coincidenti in ampia parte con quelle utilizzate per il rilevamento del 2001-2007- 2010), metà localizzate nella provincia di Macerata e metà nella provincia di Ascoli Piceno e Fermo.
Alle 80 imprese abbiamo chiesto informazioni anche sull'andamento, rispetto all’anno precedente, del fatturato delle tariffe e dell’andamento del traffico delle merci nel 2012 rispetto al 2011, in questa situazione di difficoltà molte imprese hanno riorganizzato la propria impresa, razionalizzato le spese, ricorrendo alla diminuzione del personale ed alla riduzione del parco veicolare cercando di aumentare la produttività, pertanto le indicazioni scaturite sono le seguenti:
- per il 33% il fatturato è rimasto stabile;
- è lievitato per il 14%;
- ha subito una contrazione per il 53%.
In merito all'andamento delle tariffe per i trasporti è emerso che:
- per il 24% sono rimaste stabili;
- hanno ottenuto aumenti 4,2% ;
prevalgono largamente (sono oltre 71,8%) le imprese che hanno subito una diminuzione delle tariffe
La velocità commerciale sulla SS 16
Sulla base delle 80 imprese esaminate (che come si è detto coincidono quasi per intero con quelle esaminate nel 1999, 2001, 2007, 2010 e nel 2012) abbiamo rilevato, in diversi periodi dell'anno, i tempi di percorrenza medi necessari per gli spostamenti nel tratto maceratese e fermano/ascolano, lungo la SS 16.
Da questa analisi, che consente anche un'indicazione dell'efficienza delle infrastrutture esaminate, scaturisce che la velocità media nel 2012 , rispetto al 2001 è scesa di 4,8 Km orari, e di 6,7 Km/h rispetto al 1999.
Si tratta di un effetto dovuto probabilmente sia all’ulteriore aumento della mobilità delle persone, sia all’installazione di nuovi semafori e all'utilizzo sempre più accentuato della motorizzazione individuale in contrapposizione ai mezzi collettivi.
L’influenza di tali fattori ha più che compensato gli effetti di tecnologie sempre più avanzate per gli automezzi e quelli di riorganizzazioni della viabilità che tendono ad aumentarne l’efficienza (si pensi alle rotatorie).
Considerazioni finali
La globalizzazione dei mercati ha comportato modifiche significative non solo nei processi produttivi e nelle strategie di approvvigionamento, ma anche nei processi di distribuzione delle merci, che necessitano di un’efficiente organizzazione delle reti distributive e dei relativi collegamenti. In quest’ottica il trasporto è sempre più una funzione integrata all’interno delle filiere logistiche.
Il trasporto svolge il ruolo di interconnessione tra i nodi delle reti e assolve alle relative esigenze di bilanciamento delle capacità di stoccaggio e servizio. La necessità di rispondere in tempo reale alle esigenze dei clienti impone quindi una forte attenzione sulla qualità del servizio in termini di puntualità nei tempi di consegna, sicurezza sull’integrità dei carichi e possibilità di monitorare continuativamente lo stato della merce.
Sono sopratutto queste esigenze ad orientare la domanda di merci verso il trasporto su gomma, che attualmente è la modalità di trasporto più utilizzata in Italia.
La maggiore capacità della strada nel soddisfare la domanda di scambio delle merci rende il settore dell’autotrasporto strettamente correlato all’andamento dell’economia. Pertanto non sorprende come la recente crisi economica stia minacciando seriamente la competitività del settore, storicamente caratterizzato da un’elevata frammentazione e sempre più vulnerabile al potere contrattuale esercitato dalle imprese committenti.
Per le imprese del settore trasporti della provincia di Fermo il periodo che va dal 2007 al 2012 ha rappresentato un andamento di grossa difficoltà del settore che ha subìto il momento di crisi generale dell’economia italiana.
Sulle prospettive del futuro, prevalgono le aspettative negative quasi il 73% degli intervistati sono pessimisti e rassegnati sul permanere della stagnazione del mercato, il 18% addirittura prevede un ulteriore diminuzione, solo il 9% è ottimista e ipotizza una ripresa già dal 2013.
Negli operatori prevale lo sconcerto l’aumentata pressione fiscale e il continuo aumento delle assicurazioni, autostrade ecc. non da ultimo il prezzo del gasolio per autotrazione che nel corso del 2012 al netto dell’Iva, ha subito notevoli aumenti raggiungendo il picco a settembre del 2012 con 1,458 euro/litro, Notevole peso sul per l’aumento del prezzo finale e dato dall’accisa che da 59 centesimi al litro nel corso del 2012 è arrivata fino a 62 centesimi/litro.
Altro fattore che pesa sulle imprese di autotrasporto sono i crediti di dubbia esigibilità che in un anno 2011/2012 sono cresciuti di circa il 20%.
Il settore del trasporto merci complessivamente sta vivendo una fase di forte criticità, sia dal lato dell’offerta si dal lato della domanda.