Lo scorso mese di agosto è stato pubblicato il bando “AMVA -Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale”, un progetto che offre numerose opportunità alle imprese che quest’anno intendono assumere una figura di apprendista. Finalità del bando è  la promozione del contratto di apprendistato, attraverso un’azione integrata tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione, sull’intero territorio nazionale e in tutti i settori di attività.I fondi sono disponibili fin dal 30 novembre dello scorso anno ed è possibile aderire  fino al 31 dicembre 2012: il progetto prevede la concessione di 5.500 euro per la stipula di contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale a tempo pieno, e di 4.700 euro per contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno.La CNA è stata designata a dare tutte le informazioni relative ai progetti AMVA e LOA (riservato alla promozione e l’utilizzo dei voucher per il lavoro occasionale accessorio): per questo ha organizzato, lo scorso 17 febbraio, un incontro informativo riservato a commercialisti, consulenti del lavoro e imprese, a cui sono intervenute Alessandra Ragni e Silvia Valori, rispettivamente coordinatrice regionale e responsabile provinciale di Italia Lavoro spa. “L’apprendistato diventerà il contratto prevalente e sarà da incentivare – ha detto in apertura Alessandra Ragni – mentre i voucher per il lavoro occasionale accessorio sono una forma ancora utilizzata, di cui però è necessario divulgare un uso corretto. Per questo c’è il bando LOA, con cui Italia Lavoro promuove il voucher,  che non sostituisce altre forme contrattuali, ma è utile per far approcciare i giovani al mercato del lavoro nell’ottica della legalità”.  “Per i contratti di apprendistato – ha spiegato la responsabile provinciale di Italia Lavoro, Silvia Valori – ci sono a disposizione 78 milioni di euro, a partire dal 30 novembre scorso. Per questo bando sono ammessi a contributo tutti i contratti di apprendistato attivi da quella data. I beneficiari sono le imprese (di ogni dimensione e settore produttivo) che assumano giovani in Italia”.Silvia Valori ha poi provveduto a precisare che cosa si intende con la dicitura “lavoratori svantaggiati”, destinatari dell’intervento: “E’ necessario essere disoccupati o inoccupati, non aver avuto rapporti di lavoro regolarmente retribuiti da almeno 6 mesi; non avere un diploma superiore alla terza media”.In origine il bando prevedeva l’iscrizione da almeno 6 mesi al Centro per l’Impiego: un paletto oggi scardinato, per allargare la platea delle persone che possono usufruire del progetto e aiutare concretamente giovani e imprese.“Ad oggi, infatti – ha annunciato Silvia Valori – è possibile presentare l’autocertificazione di disoccupazione o inoccupazione: questo consentirà di poter accettare almeno il 70% delle richieste”.Inoltre, non è più necessario indicare il Durc. La domanda si inoltra sulla piattaforma disponibile sul sito di Italia Lavoro. Si procederà a sportello, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle pratiche sul sistema”.