A causa dell’emergenza neve che ha colpito duramente le Marche e sta mettendo ulteriormente in ginocchio un’economia già duramente provata dalla crisi, chiediamo alle istituzioni locali (Regione Marche, Province, Comuni) e ai parlamentari eletti nei collegi, di attivarsi per ottenere dallo Stato un rinvio delle imposte previste per le imprese danneggiate dall’ondata di maltempo.

 La CNA Provinciale di Fermo si unisce alla richiesta dell’associazione regionale, a fronte della gravissima situazione determinatasi in molte zone della regione colpite dalle nevicate dei giorni scorsi. Una situazione che ha determinato la chiusura di nostri e altri uffici che offrono assistenza fiscale alle imprese: per questo è necessario sia opportuno adottare un provvedimento urgente che preveda la possibilità di uno slittamento delle scadenze per le imposte.

Inoltre, le condizioni meteo delle prossime ore prevedono una nuova ondata di neve e gelo su molte zone delle Marche, pertanto è facile immaginare come gli attuali disagi potranno essere solo amplificati dalle nuove precipitazioni.

 

FOCUS AUTOTRASPORTO

 Prima c’era stato il fermo dei tir, che aveva provocato danni anche ai non aderenti alla protesta. Ora l’emergenza neve e ghiaccio. Le imprese dell’autotrasporto sono in ginocchio. Dopo la settimana di fuoco passata a causa dello sciopero dell’autotrasporto, la massiccia nevicata che ha colpito anche il Fermano ha provocato grandi disagi agli operatori del settore.

Secondo un’analisi condotta su un campione di 50 aziende associate alla CNA – FITA risulta che almeno il 75% di queste sono ferme dallo scorso mercoledì, non potendo circolare anche per il provvedimento di chiusura anticipata delle autostrade che avevano disposto i prefetti di Marche ed Emilia Romagna.

 Il settore dell’autotrasporto merci sta vivendo uno dei momenti peggiori dal dopoguerra ad oggi: i mezzi hanno viaggiato pochissimo, con carichi e consegne ridotti al lumicino per la maggior parte delle aziende. In molti casi prese e scarichi non sono stati possibili per l’impraticabilità di strade e zone artigianali. Un quadro a cui si aggiunge il caro carburante e la difficoltà nell’approvvigionamento del gasolio.